Maria Gabriella Sartori, psicologa - psicoterapeuta

 

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Relatori

Da sinistra: prof. R. Pisani, M. Zamparutti, dott.ssa M. G. Sartori, S. Rodighero

 

“La experiencia es madre de las ciencias todas “. Capitulo XXI , Don Quijote de la Mancha - Miguel de Cervantes Saavedra ( 1547-1616)

“Il bambino/la infancia é la patria del Adulto”, Rainer -nato René- María Rilke. (Poeta Austriaco –boemo-1875- 1926)

“Il mio interessamento tanto nella Psicoanalisi come nella Gruppoanalisis va collegato alla mia vita personale, alla mia infanzia. Si applica pure al mio metodo, ma mi astengo da dire niente al riguardo”.
Some Autobiographical Notes – GAIPAG- Giugno 1968- Vol II, N.2.

Nella letteratura, nella psicoanalisi, e in altri campi del sapere, la produzione intellettuale umana non è sconnessa né dall’influenza del suo gruppo di appartenenza, né dalle esperienze della sua vita , -traumatiche e non, -né dal momento storico sociale .

L’essere umano è storico e sociale per natura.

1- S. H. Foulkes, (Baden 1898-1976 G.B.) Nato Sigmund –Siegmund Heinrich FUCHS- in una famiglia ebrea tedesca, era il minore di 5 fratelli.
Apparteneva a una famiglia benestante di commercianti di legno ( di vino, invece, la madre). Questa era appassionata di Wagner e dava ai suoi figli nomi, tratti dalle sue opere, di eroi della mitologia nordica-
La nonna, Fanny Fouchs , era a sua volta il centro della famiglia.
Vedova, aveva abitato nella casa patriarcale per venti anni- Avendo avuto diciotto figli - 15 vivi- aveva uno stuolo di parenti attorno e nipotini che andavano a trovarla. Il più piccolo era Siegmund- ed era il suo prediletto.
2- Il gruppo piccolo era costituito dalla famiglia ristretta( cinque fratelli più madre e padre) e il gruppo mediano da cinquanta persone - nella numerologia ebraica il numero sette é legato alla creazione, sette sono i giorni della Genesi, sette i bracci della menorah, sette i giorni della settimana, sette i pianeti, ecc. (però esso indica anche la perfezione: “perdonerai settanta volte sette a tuo fratello”)

È il padre della Gruppoanalisi.
Il gruppo è concepito come un tutto - Il Tutto è più elementare delle parti – (Una gestalt che è più della somma delle parti). Le parti si possono capire solo nel contesto del gruppo-
L’approccio olistico di Goldstein è anche il suo.1
Qual è la relazione individuo- gruppo ?, si domanda Foulkes . Esiste una dicotomia tra questi due? :
La risposta di Foulkes è : “parliamo di processi interattivi in un campo unificato, la matrice del gruppo, e non d’individui interagenti come se essi fossero sistemi chiusi che spediscono e ricevono messaggi”
e poi continua : “pensare in termini interattivi è il modo migliore che ho trovato per uscire della falsa dicotomia individuo-gruppo. 2
Quasi contemporaneamente in Sud America Pichon Riviere 3, Bleger e altri si ponevano la stessa domanda:
“Sono gli individui che fanno i gruppi, oppure è il contrario?”- La risposta di Bleger è: “Non sono gli individui che fanno i gruppi, bensì i gruppi che fanno degli individui e, nel migliore dei casi, le persone.
- Il gruppo è madre -Ecco perché la condanna all’ostracismo è peggiore che la condanna a morte … per la perdita del legame con la terra, i fratelli … la patria.”
La diaspora ebraica dovette affrontare il problema di come mantenere il legame fra gli ebrei “disseminati” in tutto il mondo: la Torah poteva costituire una patria virtuale e garantire cosmopolitismo e al tempo stesso mantenimento dei legami identitari.4
La distruzione dei legami dei membri delle tribù -fu uno dei metodi utilizzati dai Conquistadores e Colonizzatori in America- dal Canada a Tierra del Fuego- per distruggere il senso di identità dei popoli originari..
Ritorniamo a Foulkes: “Le parti (individui) si possono capire solo nel contesto del gruppo.
Perciò dobbiamo capovolgere il nostro assunto tradizionale : il gruppo , la comunità, è la unità primaria fondamentale da prendere in considerazione; i processi interni dell’individuo sono internalizzazioni delle forze operanti nel gruppo al quale appartiene”.

Pichon Riviere sostiene che la Psicologia sociale è la scienza che indaga le interazioni umane nei loro diversi aspetti:
-Intersoggettivo o gruppo esterno
-Intrasoggettivo o gruppo interno
-Trans- soggettivo o gruppo trans- generazionale (interno ed esterno)-5

Che cosa è la matrice –? si domanda Foulkes.
Una rete di comunicazioni in continua espansione, poiché é sulla “Madre Terra” che hanno luogo tutti i processi dinamici.
La matrice di base , preesistente, è relativamente ‘statica ‘e in cima ad essa ci sono i vari livelli di comunicazione sempre più dinamici- fra questi esistono livelli determinati - o più biologicamente o più o meno culturalmente.
Sono concetti di una grande semplicità e profondità .
Intanto terapeuta individua fattori specifici di gruppo e, partendo dal piano della comunicazione, ci porta al concetto di “risonanza”.
Risonanza è lo strumento che ciascuno di noi ha costruito nella sua lunga storia vitale. È un “sistema di riferimento” inconscio e profondo costruito nei primi cinque anni di vita che predetermina risposte associative da quel momento in poi.
I pazienti più vicini al livello psicotico sono più consci di ciò che negli altri è inconscio …

La Risonanza , che ha il suo punto di partenza nelle serie complementari di Freud ,ci porta:
-all’equazione etiologica di Pichon Riviere
-ai livelli d’integrazione della materia di Bleger, sia a livello ontologico sia a livello filogenetico;
In questo autore, partendo dal livello fisico –chimico-- s’ arriva al biologico- poi allo psico-sociale infine al assiologico- i valori : che include l’etica e l’estetica.6 (Pensare in un cono rovesciato).

Ritorniamo a Rainer Maria Rilke: il bambino, l’infanzia , patria dell’adulto:
Foulkes è nato Fuchs- nel 1933 ,si stabili in Inghilterra e cambiò il cognome quanto a fonetica . Questo denota bisogno d’ integrazione e accettazione.

Fuchs Sigmund Heinrich.
Sigmund nella mitologia nordica , è figlio di Volsung . Un adattamento della sua storia appare nella Valchiria - Die Walkure - di Wagner.
Il personaggio è li conosciuto come Siegmund –che con la sua gemella Sieglunde – concepiscono incestuosamente l’ eroe Sigfrido .
La mitologia racconta che Odino, travestito da mendicante infilò la sua spada magica nella quercia .
Odino predisse che l’eroe capace di levarla sarebbe predestinato a grandi compiti- Dei nove principi di Volsung, solo uno , il più piccolo, il più giovane è vi riuscì. Il più piccolo destinato alle grandi prodezze: Altri Sigmund: Freud e Fuchs - sono tutti due i figli minorenni del loro padre-genitore.

Ricordo un altro Sigmund: il principe della Commedia tragica “ La vida es sueño”, di Pedro Calderon de la Barca. (Madrid 1600-1681)
Scritore barocco spagnolo, contemporaneo di Cervantes Saavedra. Gesuita e militare.

Atto secondo:
Seguismundo: Es verdad; pues reprimamos
esta fiera condición,
esta furia, esta ambición,
por si alguna vez soñamos;
y sí haremos, pues estamos
en mundo tan singular,
que el vivir sólo es soñar;
y la experiencia me enseña
que el hombre que vive, sueña
lo que es, hasta despertar.
Sueña el rey que es rey, y vive
con este engaño mandando,
disponiendo y gobernando;
y este aplauso, que recibe
prestado, en el viento escribe,
y en cenizas le convierte
la muerte, ¡desdicha fuerte!
¿Qué hay quien intente reinar,
viendo que ha de despertar
en el sueño de la muerte!
Sueña el rico en su riqueza,
que más cuidados le ofrece;
sueña el pobre que padece
su miseria y su pobreza;
sueña el que a medrar empieza,
sueña el que afana y pretende,
sueña el que agravia y ofende,
y en el mundo, en conclusión,
todos sueñan lo que son,
aunque ninguno lo entiende.
Yo sueño que estoy aquí
de estas prisiones cargado,
y soñé que en otro estado
más lisonjero me vi.
¿Qué es la vida? Un frenesí.
¿Qué es la vida? Una ilusión,
una sombra, una ficción,
y el mayor bien es pequeño;
que toda la vida es sueño,
y los sueños, sueños son.

È il monologo più famoso del teatro spagnolo; il dramma, in tre atti, è intorno alla vita di Sigmund, figlio del re Basilio .
I versi sopra riportati sono una riflessione del principe, trascinato dalla torre in cui era tenuto prigioniero alla corte del re e poi riportato in prigione.
Crede di aver vissuto un sogno .
La vita è un sogno, poiché siamo destinati a vivere la vita che ci è stata concessa.
La vita è un sogno , e i sogni sono sogni !. Come è difficile – in certi momenti -distinguere la realtà dal sogno!
Come è difficile sfuggire al destino, ci dice il poeta Calderon de la Barca, che aveva anch’egli un rapporto difficile con il padre, perché estremamente autoritario , che segnò la sua vita.
Proprio come il suo personaggio auto-biografico ,Sigismundo, lo aveva con Basilio.
La vita è un sogno, il mondo è un teatro, la natura è come un libro.

La vita è transito fugace verso la morte – da un sepolcro (il ventre materno) a un altro-.
Il destino dell’ uomo - e di Sigismundo è scritto nelle stelle , nel libro del Cielo.
Ma le predizioni dei pianeti hanno un limite, poiché abbiamo il libero arbitrio. (La controriforma)
Cosi Sigismundo decide di operare bene indipendentemente che la vita sia sogno o realtà .

Oggi disponiamo di questi elementi:
Le serie complementari di Freud ci dicono che abbiamo un condizionamento genetico – e congenito – a cui si aggiungono i fattori perinatali – i primi anni di vita – le fase della libido con i suoi punti di fissassione/regressione e il gruppo famiglia.
Vi sono poi i fattori psico-sociali che influenzano le nostre decisioni e comportamenti, infine i fattori attuali o scatenanti.
Liberta o destino?
Come in Platone: viviamo nella caverna o possiamo liberarci? E come si può?-
Sigismundo vive in un carcere –caverna- oscurità, fino a che non sa di essere lì .
Se ne libera con la consapevolezza.. Sigismundo perdona al padre – Basilio- e cosi recupera la libertà, che è il vero valore.
La perdita della libertà trasforma l’essere umano in una “bestia”- cattivo, dal latino captivus , significa “prigioniero”.
Uno dei compiti della psicoanalisi dovrebbe essere quello di liberare l’essere umano dalle sue catene- che lo trasformano in un essere bestiale.
Libertà è poter distinguere , è poter scegliere cosa fare con quello che ci hanno fatto, o con quello che abbiamo ricevuto.
Ma non basta la psicoanalisi.
Per questo Foulkes ci dirà che il Terapeuta non deve essere onnisciente, né onnipotente, né perfetto.
Non potrà esserlo
Ricordiamo che l’idealizzazione è frutto o conseguenza della realtà persecutoria. (Klein). Foulkes non ha potuto integrare i contributi della Klein, perché il suo bisogno d’integrazione e accettazione arrivando a Londra era prioritario.

Però…ci ricorda che il Terapeuta, nella modestia e umiltà …. /oltre alla laurea … e al training psicoanalitico/ deve avere conoscenze di sociologia, antropologia, biologia, filosofia , storia, politica, economia , letteratura, arte.7.
Il vero Terapeuta ha una funzione creativa, evita di educare alle persone a propria immagine e somiglianza –(Anna Freud)- ma aiuta alle persone a diventare se stesse .
A condurre una vita più piena, e un certo atteggiamento filosofico le renderà più facile vedere sia la tragedia sia la commedia dell’esistenza umana.
Nel 1974, ci dice “La persona che sviluppa una psicosi è condizionata dal gruppo iniziale e viceversa”
Con un po’ di sana ironia aggiunge”non voglio dire che viviamo in un mondo pazzo- anche se è abbastanza vero- ma che condividiamo con la nostra cultura alcuni assunti totalmente folli che passano per normali”-.8
[E sufficiente leggere i giornali per capirlo-]