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MITO, STORIA E SALUTE MENTALE
“De todo tiene la culpa el dios de los griegos, que me alucinó
con esperanzas halagüeñas; porqué, ¿Quién
hay tan necio, que prefiera sin motivo la guerra a las dulzuras de la
paz? En ésta los hijos dan sepultura a sus padres y en aquella,
son los padres que dan sepultura a sus hijos”. Herodoto, 2500 a.C.
Giocasta: O sventurato, possa tu sapere mai chi sei!
Edipo: Io voglio conoscere il mio seme, anche se umile! Perché
non dovrei indagare la mia origine?
Sofocle, Edipo Re.
PREMESSA
Il filicidio, nella storia dell’umanità, precede il parricidio,
sia si tratti dell’uccisione dei propri figli, maschio o femmina,
o di quello dei figli degli altri, in accordo con il modello di dominio,
per arrivare alla guerra moderna, dove i vecchi, quelli che la dichiarano,
non la fanno, in altre parole, non rischiano la vita, bensì la
vita dei propri figli, e/o i figli degli altri.
L’infanticidio, (una forma particolare del filicidio): indica genericamente
ed etimologicamente l’uccisione di un bambino. Considerato un crimine
nelle società moderne, era pratica comune nel passato, in forma
di sacrificio rituale o a causa di deformità. In diritto penale,
l’uccisione di un bambino si considera il più delle volte
un omicidio comune. Diverse legislazioni considerano come infanticidio
soltanto il delitto commesso dalla madre nel primo anno di vita, in condizioni
di abbandono morale e materiale. Il legislatore riconosce in questo modo
la depressione post parto della puerpera
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