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SE
QUESTA E' UNA DONNA - VIOLENZA, NARRAZIONE MEMORIA (.pdf 211KB)
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne
60° della Dichiarazione universale dei diritti umani
Nell’ambito del Salone dell’Editoria
di pace
22 Novembre 2008 - Teatro dei Frari
RELATRICI
MARIA BACCHI è direttrice scientifica dell’Istituto
Mantovano di Storia Contemporanea; fa parte del Comitato Scientifico
della Fondazione Villa Emma di Nonantola per la quale è
responsabile dei seminari di formazione Le strade del mondo. A
Mantova è tra i fondatori di Articolo3.Osservatorio sulle
discriminazioni. Si occupa di storia dell’infanzia nelle
guerre del Novecento, del rapporto fra memoria, storia e narrazione,
di trasmissione intergenerazionale della storia in una società
multiculturale. Segue dal 1992 le vicende bosniache con particolare
attenzione alle narrazioni di memoria dei giovani profughi. E’
autrice di Cercando Luisa. Storie di bambini in guerra 1938-1945,
Sansoni, Milano, 2000 e Morire d’agosto. Vita breve di una
partigiana, Omnia, Reggiolo, 2004; con Fabio Levi ha scritto Auschwitz,
il presente, il possibile. Dialoghi sulla storia tra infanzia
e adolescenza, Giuntina, Firenze, 2004; è coautrice di
Mi sono messa di nome Jurika. Donne mantovane tra resistenza e
politica. 1943-1945, Diabasis, Reggio Emilia, 2006. Ha curato
con Melita Richter, Le guerre cominciano a primavera. Soggetti
e genere nel conflitto jugoslavo, Rubbettino, Cosenza, 2003.
FRANCA BIMBI è Professore ordinario di Sociologia all’Università
di Padova e responsabile del Curriculum Genere, Cittadinanza e
pluralismo delle identità per il Programma di Dottorato
in Sociologia Processi interculturali e comunicativi nella sfera
pubblica. È co-fondatrice della Fondazione Elvira Badaracco
per gli studi sui Movimenti di liberazione della donna. È
responsabile scientifico del Gruppo di Ricerca “Migrazioni
& Prostituzione”, referente nazionale della rete europea
coordinata dalla London School of Hygiene and Tropical Medicine
nell’ambito dei Programmi UE sui temi della salute, dei
diritti e del traffico di esseri umani. E’ stata per due
legislature Deputata al Parlamento e assessore alla Cittadinanza
delle donne e culture delle differenze al Comune di Venezia. Le
sue principali aree di ricerca sono: Processi culturali di trasformazione
dei modelli e delle relazioni familiari; Famiglia e Modelli Europei
di Welfare; Cittadinanza delle donne; Violenza di genere; Genere
e costruzione sociale del corpo. Su questi temi ha pubblicato
numerosi saggi tra i quali: Adami C., Basaglia A., Bimbi F. e
Tola, V. (a cura di), Libertà femminile e violenza sulle
donne. Strumenti di lavoro per interventi con orientamenti di
genere, Milano, Franco Angeli, 2000; Bimbi F. , Prostituzione,
migrazioni e relazioni di genere, «Polis», XV, 2001,
1 pp. 13-34. Bimbi F., Violenza di genere, spazio pubblico e politiche
sociali, in Adami C., Alessi A., Basaglia A., Progetto Urban.
Dentro la violenza: cultura, pregiudizi, stereotipi, Milano, Franco
Angeli, 2002.
BRUNA BIANCHI, storica, è autrice di numerosi saggi sulla
condizione operaia con particolare attenzione ai temi del lavoro
e della salute delle donne e dei minorenni dalla I Guerra mondiale
al fascismo. Tra questi: I tessili: salute, lavoro, conflitti,
in "Annali della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli",
vol. XX, La classe operaia durante il fascismo, Milano, 1981;
Crescere in tempo di guerra. Il lavoro e la protesta dei ragazzi
in Italia 1915-1918, Venezia, Cafoscarina, 1995. Un altro filone
di studio riguarda la vita di guerra di soldati e ufficiali durante
il primo conflitto mondiale. La ricerca, condotta sulla base della
documentazione manicomiale e giudiziaria, si è concretizzata
nel volume: La follia e la fuga. Nevrosi di guerra, diserzione
e disobbedienza nell'esercito italiano, 1915-1918, Roma, Bulzoni,
2001. Nell'ambito della storia del pensiero politico si è
occupata della riflessione sulla pace e sulla guerra dall'Ottocento
alla prima guerra mondiale. Fa parte del comitato scientifico
dell'Historial de la Grande Guerre, Péronne, Somme. Dal
1991 al 2001 ha insegnato Storia delle dottrine politiche presso
la facoltà di Lingue e Letterature straniere.
ROSA CAROLI Laureata in Lingue e letterature straniere presso
l’Università di Roma ‘La Sapienza’, ha
conseguito il dottorato in Storia e istituzioni dell’Asia
e dell’Africa moderna e contemporanea all’Università
di Cagliari e ha proseguito gli studi postdottorali presso l’Università
degli studi di Milano (Facoltà di Scienze politiche; tutor:
Enrica Collotti Pischel). E’ docente di Storia del Giappone
all’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Si interessa di storia moderna e contemporanea del Giappone e
di Okinawa, con particolare riguardo alle minoranze, all’evoluzione
dello stato nazionale e al suo rapporto con le realtà periferiche
(okinawani e ainu), alle problematiche identitarie e al rapporto
tra storia e memoria
collettiva. Tra le sue pubblicazioni, Il mito dell’omogeneità
giapponese: storia di Okinawa (FrancoAngeli 1999) e (con Francesco
Gatti) Storia delGiappone (Laterza 2004).
AMINA CRISMA insegna Lingua e pensiero della Cina antica all’Università
di Padova e Filosofie dell’Asia Orientale all’Università
di Bologna. E’membro dell’Associazione Italiana per
gli Studi Cinesi (A.I.S.C.). Il suo ambito di ricerca è
il pensiero confuciano dell’età classica con speciale
attenzione alle reinterpretazioni contemporanee.
Tra le sue numerose pubblicazioni: Il Cielo, gli uomini. Percorso
attraverso i testi confuciani dell’età classica (Cafoscarina,
Venezia, 2000); Il problema dei diritti umani in Cina in un orizzonte
di universalismo contestuale, in S. Mattarelli (a cura di), Il
senso della Repubblica. Doveri, Franco Angeli, Milano 2007; Pensare
la Cina in un orizzonte interculturale: prossimità e distanza
di un altrove, per il volume Filosofia e intercultura, a cura
di G. Pasqualotto, Mimesis, Milano; Tra memoria e rimozioni, scenari
di sterminio in Asia orientale: lo stupro di Nanchino, in Il secolo
dei genocidi. Stermini di massa del Novecento, a cura di F. Berti,
F. Cortese, L. Morlino, con prefazione di Marcello Flores, FrancoAngeli,
Milano. Per Einaudi ha tradotto e curato la Storia del pensiero
cinese di Anne Cheng (Torino, 2000).
GINA GATTI, laureata in Filosofia, ha fatto un master di secondo
livello in Diritti Umani (facoltà di Scienze politiche
- U. di Bologna). Ho pubblicato alcuni articoli sulle tematiche
che le interessano. Ha curato un libro di carattere divulgativo
sulle violazioni dei diritti delle donne. Insegna Scienze Sociali
al liceo. Ha lavorato attivamente nelle campagne di Amnesty international
"Non sopportiamo la tortura" e "Mai più
violenza sulle donne".
GIULIANA GRANDO, psicoterapeuta psicoanalista, membro AMP (Associazione
Mondiale di Psicoanalisi), responsabile del Centro Associato ABA
di Venezia (Associazione per la cura e la ricerca sull’anoressia
bulimia). Docente di Psicologia dello Sviluppo all’Istituto
Freudiano per la specializzazione in psicoterapia. Già
supervisora clinica del Centro Antiviolenza del Comune di Venezia,
si occupa da molti anni di violenza e molestie intra moenia e
della ricerca e del trattamento delle patologie collegate al trauma.
Su questi temi ha curato e pubblicato numerosi testi in Italia
e all’estero. Collabora con Wave’s
NICOLE JANIGRO, nata a Zagabria (Croazia), vive e lavora a Milano.
Psicoterapeuta, analista di formazione junghiana, collabora a
progetti di formazione legati al tema dell’elaborazione
del conflitto, rivolti a volontari e operatori attivi sul campo
nelle aree di crisi della ex Jugoslavia.
Ha svolto attività giornalistica ed editoriale, è
autrice di L’esplosione delle nazioni (Feltrinelli 1993,1999),
ha curato il Dizionario di un paese che scompare. Narrativa dalla
ex Jugoslavia (manifestolibri 1994), l’antologia di narrativa
Non troppo uguali. Storie di identità e differenze (con
R.Cacciatori, Edizioni Scolastiche B.Mondadori 1999), La guerra
moderna come malattia della civiltà, (Bruno Mondadori,
Milano 2002), Casablanca serba. Racconti da Belgrado, (Feltrinelli,
Milano 2003). Ha tradotto Il centro del mondo (il Saggiatore 1995)
e Il divano orientale (il Saggiatore 1997) di Dzevad Karahasan
e Il ruolo della mia famiglia nella rivoluzione mondiale di Bora
Cosic (edizioni e/o 1997).
TERESA LAPIS, laureata in giurisprudenza, specializzata in Istituzioni
e tecniche di tutela dei diritti umani con tesi su “Diritti
umani delle donne di autodeterminazione, di identità e
di integrità e le strategie sulla tutela contro la violenza
sessuale". Qualifica di
Docente di di discipline giuridiche ed economiche nella scuola
superiore, è professore a contratto presso l’Università
di Bologna, Padova e Venezia-IUAV. Mediatrice culturale e formatrice
sui temi dell’integrazione e dei diritti umani, in particolare
delle donne, dei minori e dei migranti. Già Difensore civico
della Provincia di Venezia nel settore Diritti Umani e buona amministrazione.
Ha partecipato a varie missioni dell’'Unione Europea in
Serbia/Montenegro (formazione degli operatori della giustizia),
in Sudafrica (studio a supporto delle Politiche sui crimini contro
le donne e i minori), Astrakhan.
Tra i suoi scritti: La narrazione del diritto e le donne; Difesa
civica e mediazione giuridica in Teoria e prassi della mediazione,
a cura di G. Pisapia, CEDAM; Una proposta per un metodo interculturale
– per una educazione interculturale del diritto,“
Theorie und Praxis”, Hannover 2001; Parole e voci delle
donne: sul rapporto donne e narrazione del diritto, Atti del convegno:
Sul filo delle parole. le fonti orali: esperienze a confronto,
Provincia Autonoma di Trento, 2008.
ELVIRA MUJCICè nata nel 1980 in una località serba.
Si è trasferita poco dopo a Srebrenica, in Bosnia, dove
è vissuta fino all’inizio della guerra, nel 1992.
Da Srebrenica si è spostata con la madre e i fratelli in
un villaggio della Bosnia centrale, nella speranza che lì
la guerra non arrivasse. Da lì il destino l’ha portata
poco dopo in Croazia, dove è vissuta per un anno in un
campo profughi. Poi l’arrivo in Italia, dove vive tuttora.
Nel 2004 si è laureata in lingue e letterature straniere
e si è stabilita a Roma. Ha scritto Al di là del
caos, infinito edizioni, prefazione di Pedrag Matvejevic.
Susanna Regazzoni è docente di letterature ispano-americane
all'università Ca' Foscari
di Venezia. Il suo ambito di ricerca è la letteratura dei
secoli XIX e XX in Spagna e Latinoamerica, in particolare quella
scritta da donne, da Sor Juana Inés de la Cruz alle grandi
romantiche come Clorinda Matto de Turner e Juana Manuela Gorriti,
alle contemporane Rosa Montero, Nuria Amat, Mayra Montero, Mirta
Yáñez, Luisa Valenzuela. Parte della sua attività
di ricerca è stata rivolta all'opera di Jorge Luis Borges
e Alejo Carpentier. L'ultimo libro pubblicato è Storie
di Formazione. La donna e lo schiavo nella Cuba dell'Ottocento
(Bulzoni, 2006).
MELITA RICHTER è nata a Zagabria, Croazia, Jugoslavia.
Laureata in sociologia all'Università di Zagabria, ha collaborato
a riviste specializzate e culturali in patria, in Italia e all'estero.
Dal 1980 vive a Trieste dove lavora come sociologa, traduttrice,
saggista, mediatrice culturale. Autrice di diverse ricerche nell'ambito
della sociologia, partecipa attivamente al dibattito internazionale
sulla questione balcanica, sull'integrazione europea e sulla posizione
della donna nella società contemporanea. È coautrice
del libro Conflittualità balcanica, integrazione europea
(Editre 1993), curatrice del libro l'Altra Serbia, gli intellettuali
e la guerra (Selene 1996) e, assieme a Maria Bacchi, di Le guerre
cominciano a primavera. Soggetti e genere nel conflitto jugoslavo
(Rubbettino 2003). Ha curato, insieme a Lorenzo Dugulin, Sguardi
e parole migranti (Trieste, 2005) e Sapori, incontri, fragranze
(Trieste, 2006).
MARIA GABRIELLA SARTORI, nata a Treviso nel 1947, è emigrata
in Argentina nel 1950. Si è laureata in Psicologia all'università
nazionale di Buenos Aires nel 1971. Ha insegnato Psicologia Generale,
Psicologia dell'Età Evolutiva e Psicometria. Psicoterapeuta
presso gli Organismi dei Diritti Umani e ricercatrice del programma
P.A.I. presso la CLACSO/UNESCO. Durante la dittatura è
stata sequestrata e rinchiusa in centro di detenzione clandestino.
Negli anni 1979-1982, a Managua (Nicaragua) ha lavorato come Consulente
del Ministero degli Affari Sociali per l'area di rieducazione
dei minorenni, "Bambini di strada e tossicodipendenti".
Dall'anno 1985 vive a Treviso, dove svolge la professione di psicologa
e psicoterapeuta. Ha scritto il libro Desaparecidos. Violenza
e salute mentale, Nova cultura editrice, 1995.
MARIA TERESA SEGA è ricercatrice presso l’Istituto
veneziano per la storia della Resistenza e della società
contemporanea. Storica dei movimenti delle donne in età
contemporanea ha pubblicato saggi sul movimento emancipazionista,
le lavoratrici, la donne nella resistenza, con particolare attenzione
all’uso delle fonti orali e ai meccanismi della memoria.
Ha curato varie pubblicazioni, tra le quali Tra la città
di Dio e la città dell’uomo. Donne cattoliche nella
resistenza veneta, ISTRESCO-IVESER, 2006 (con Luisa Bellina);
La partigiana veneta. Arte e memoria della resistenza, Nuova Dimensione
2004; Tina Merlin. Partigiana giornalista scrittrice, Nuova Dimensione
2005 e (con Luisa Bellina) il film I giorni veri. Le ragazze della
resistenza, 2005.
E’ presidente dell’Associazione per la memoria e la
storia delle donne in Veneto-rEsistenze.